Jakub, congratulazioni per la vostra vittoria. Come ti senti?
Benissimo. Il compito proposto da AMAG era interessante e ci ha veramente coinvolti.

Perché hai deciso di partecipare all’AMAG Challenge?
Mi interesso molto alle auto senza conducente e poi mi piacciono le sfide. Questo compito mi ha offerto l’impareggiabile opportunità di sviluppare le mie conoscenze e le mie capacità per 40 ore in un contesto altamente competitivo.

Jakub Golinowski, 23 anni, studia Computer Science al Politecnico di Zurigo.


575 partecipanti, 152 prototipi, 3.4 tonnellate di cibo, 600 pizze, litri e litri di bevande energizzanti – si direbbe un programma molto intenso.

Mercoledì sono arrivato a Zurigo da Varsavia dopo 22 ore di autobus. Nel successivo weekend della Hack ho dormito cinque ore in tutto. Venerdì attorno alla mezzanotte abbiamo iniziato a programmare e alle cinque del mattino ho dormito tre ore. È andata avanti così fino a domenica sera.

Qual era l’obiettivo dell’AMAG Challenge?
Dovevamo sviluppare il miglior software possibile per un’auto a guida autonoma.

Avete avuto difficoltà? E come le avete superate?
Abbiamo avuto problemi con il veicolo robot. Tuttavia la mia esperienza in elettronica e hardware mi è stata d’aiuto nel trovare una soluzione. Siamo riusciti a superare le difficoltà legate al sistema NVIDIA grazie a caparbietà e know-how sull’ambiente Linux. Con il lavoro di squadra siamo riusciti a sviluppare l’algoritmo adatto. Due membri del team hanno lavorato sullo stesso codice. Così facendo il codice è diventato più chiaro e siamo riusciti a rimuovere rapidamente gli errori del sistema, i cosiddetti bug. Abbiamo adottato questa procedura perché così ci si perdeva meno nei dettagli ed era più facile programmare.

L’obiettivo dell’AMAG Challenge era quello di sviluppare un algoritmo che consentiva di pilotare il veicolo robot a distanza. AMAG è attiva nel settore della guida autonoma ed è partner della start-up tedesca Kopernikus (figura: a sin. Shreyas Gite, a destra: Sebastian Abel).

 

Cosa hai imparato da questa esperienza?
Ho imparato molto sull’applicazione della visione artificiale nelle auto a guida autonoma e ho avuto l’opportunità di lavorare con una piattaforma hardware NVIDIA, una tecnologia a cui non è così facile accedere. Inoltre ho raccolto le mie prime esperienze con il linguaggio di programmazione Python, aspetto che mi è già stato d’aiuto per il mio master. Ho imparato che ci si deve adeguare in fretta se c’è qualcosa che non funziona nella programmazione o nella collaborazione. È stata una lezione preziosa per il mio studio e per la pratica.

Tu studi Computer Science al politecnico. Cosa ti ha portato a questa scelta?
Mi sono laureato in Electronics and Computer Engineering alla University of Technology di Varsavia. Durante l’ultimo anno di studio ho lavorato in un’azienda privata, e precisamente nel reparto Ricerca e Sviluppo, il cui focus era lo sviluppo di hardware e software in campo militare. In particolare io mi occupavo di Printed Circuit Board PCB Design, Prototyping, Testing, Embedded Programming in C++ con Real-Time Operating System RTOS e reti di sistemi.

Cosa ne pensi di AMAG come datore di lavoro, valuteresti la possibilità di lavorare per AMAG?
Sì, prenderei assolutamente in esame la possibilità di lavorare per AMAG e la consiglierei anche ai miei amici e familiari. Ho visto con i miei occhi l’elevata qualità della challenge e ho conosciuto diversi collaboratori AMAG, persone fantastiche.

Prenderei assolutamente in esame la possibilità di lavorare per AMAG

Il tuo team «KeepCalmAndLetTheCarDrive» ha avuto la meglio su altri undici team. In premio avete la possibilità di partecipare all’AMAG Driving Experience. Cosa ti attrae maggiormente di questo evento?
Mi piace guidare e ho già alle spalle migliaia di chilometri. Purtroppo a oggi non ho mai potuto sperimentare circuiti diversi dalla strada normale, a parte quando vado in quad. Non vedo l’ora di fare questa esperienza.

Il team vincente «KeepCalmAndLetTheCarDrive». Da sin. a d.: Hector Anadon dalla Spagna (master in Machine Learning), Marius Bauer e Pascal Wieler dalla Germania (entrambi MSc in Computer Science), Jakub Golinowski dalla Polonia (primo semestre MSc in Computer Science).

 

Il prossimo anno ci sarai di nuovo all’HackZurich?
Mi piacerebbe moltissimo partecipare di nuovo.

AMAG IT in sintesi (2017)
AMAG Informatica è un partner commerciale promotore di soluzioni innovative ed eroga un’ampia gamma di servizi digitali per il Gruppo AMAG e i suoi partner – dall’identificazione alla consulenza proattiva su nuove possibilità nel Gruppo AMAG, dalla fase di sviluppo e implementazione di nuovi e innovativi servizi al loro funzionamento sicuro e stabile.

Posti di lavoro vacanti in seno ad AMAG IT:
CRM Business Analyst / Application Consultant (m/f)
IT Security Engineer (m/f) 
Network & Security Engineer (m/f) 
Network Engineer (m/f)
System Engineer (m/f) 

jobs.amag.ch: panoramica dei posti vacanti nell’IT

I system engineer Karma e Roberto alle prese con la configurazione dei sistemi nel loro centro di calcolo.

Jill, Marco e Antonio dell’helpdesk assistono i clienti nella risoluzione di problemi tecnici.


Circa 125 collaboratori assistono, gestiscono e monitorano:

  • 60’000 ticket all’anno
  • oltre 1000 interfacce
  • 81 progetti
  • oltre 1.2 tetrabyte di traffico Internet al giorno
  • 8500 utenti
  • 1500 stampanti
  • 40’000 chiamate all’anno
  • 1200 server virtuali
  • oltre 400 applicazioni

I system engineer Karma e Roberto alle prese con la configurazione dei sistemi nel loro centro di calcolo.


Vedi tutti i posti vacanti in AMAG
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